Lettera aperta al signor sindaco Alessandro Polcri, inviatagli da Gino Dente
Signor Sindaco Alessandro Polcri,
ad Anghiari esiste il tempio votivo dei Caduti o cappella di San Tommaso di Villanova, un edificio sacro che si trova in piazza IV Novembre
La cappella fu costruita tra il 1777 ed il 1778, faceva parte del vasto complesso architettonico fatto erigere da Benedetto Corsi tra il 1777 ed il 1794, comprendente Palazzo Corsi ed il Teatro dei Ricomposti.Era dedicata in origine a San Tommaso da Villanova, patrono della nobile famiglia anghiarese.
L’interno a navata unica voltata a botte conserva inalterata la raffinata ornamentazione settecentesca con pareti incrostate di marmi preziosi.
Venne acquistata nel 1900 dal Comune assieme al Palazzo e relativo giardino; nel 1925 fu compiuta la facciata su disegno dell’architetto Remo Magrini.
Un gioiello di tempio religioso / laico dedicato ai caduti di tutte le guerre iniziando da quelle patriottiche.
E’ passata da due anni la ricorrenza del centenario dell’ultima guerra per l’Unità d’Italia, ma: ” il tempio era ed è più che mai chiuso…”
Signor Sindaco dentro quel tempio sono incisi i nomi dei cittadini anghiaresi che hanno dato la vita per l’Italia.
Tra coloro, su un ovale di marmo c’è inciso il nome e cognome di mio zio: Gino Magrini, morto in Africa orientale nel 1936, all’età di 24 anni e laggiù, in terra straniera è stato sepolto e mai riportato nonostante le richieste fatte a suo tempo.
Andiamo senza altri preamboli alla richiesta:
-“Io voglio e pretendo” di poter entrare su quel tempio ed onorare la memoria di mio zio e di tutti gli anghiaresi che hanno sacrificato la loro vita per l’Iatlia.
Quel tempio “deve essere riaperto” alla cittadinanza ed a chiunque lo voglia visitare.
Non sappiamo se avremo da Lei, signor Sindaco una sua risposta, ma l’avvertiamo, se quel tempio non sarà a breve riaperto, faremo arrivare la richiesta fino al Quirinale.
-f/to Gino Dente-
Buongiorno direttore, in merito alla sua lettera inviata al sindaco Polcri, le vorrei riportare la risposta orale che lo stesso diede in consiglio comunale sull’interrogazione del gruppo 5stelle riguardo proprio la cappella Corsi.
Il consigliere Gaggiottini circa tre mesi fa chiedeva come mai la Cappella fosse ancora chiusa, visto che dalle casse comunali erano già stati spesi ben 94000€,cifra importante che avrebbe fatto sperare che i lavori di ristrutturazione fossero terminati.
Gaggiottini chiedeva quindi una sua rapida riapertura in vista anche dell’imminente mostra dell’artigianato.
La risposta fu una sorpresa,perché il sindaco ci svelò che all’interno della cappella vi erano ancora dei lavori da ultimare (stima dei lavori circa 20000€) e che il comune ora in ristrettezze economiche non poteva intervenire.
Fu inoltre elencato una serie di lavori che avrebbero interessato tutto Palazzo Corsi e il sindaco affermò che in quell’occasione sarebbero state reperite le risorse per finire anche i lavori della Cappella.
Gaggiottini ribatte’ affermando che non c’era più tempo da attendere e che quel monumento fosse di rilevante importanza e di interesse turistico. Spero di averle dato dei chiarimenti e che presto le arrivi anche una risposta ufficiale dall’ufficio stampa del comune che ci costa ben 4000€ all’anno e che fino ad oggi non si è mai prodigato di dare risposte.
Ndr. – La riapertura della Cappella Votiva è “necessaria ed obbligatoria” non solo per motivi turistici vista la bellezza archiettonica del tempio, ma “per rispetto verso Coloro che hanno dato la vita per l’Italia.
La risposta del Sindaco al consigliere del M5S fu una risposta emessa da coloro che “non sanno o non vogliono”, fu una risposta che, ripeto, anche solo per rispetto dei Morti doveva essere differente.
Per quano riguarda la risposta ufficiale dell’ufficio stampa ci sembra una accusa ingiusta rivolta all’addetto stampa il cui compito è solo quello di “riportare” ciò che l’amministrazione dice a lui di divulgare.
Ad onor del vero, anche il M5S avrebbe dovuto fare un comunicato stampa di denuncia relativamente a quella discussione per rendere edotti i cittadini, non ci si può limitare al solo dibattito consiliare.
Il politico non esaurisce il suo lavoro con una interogazione e relativa risposta fino a quando non sarà fatto ciò che viene richiesto, se giusto.
Deve continuare non terminare quindi “dopo la risposta” se tale è addirittura insufficente o insoddisfacente.
I chiarimenti dati sono “gravi per le risposte evasive del ‘primo cittadino’, le ristrettezze econimiche “non possono essere addotte a giustificazione”.
Forse sarebbe un evento che non fa ritornare gli applausi tanto ricercati (vero signor sindaco!!).
Si ricordi di quando era all’opposizione e cerchi di mantenere le promesse prima che venga fatto il lungo elenco di quanto è stato fino ad ora (dopo un anno) inevaso.
Sembrerebbe un classico caso di come vengono fatte le cose nel ns fallito paese.
Viene deciso di ristrutturare una cappella e in corso d’opera ci si accorge che i soldi bastano solo per l’esterno. Allora viene da pensare, sono stati sbagliati i calcoli iniziali oppure si è pensato di rifare solo l’esterno rendendo vana e inutile la spesa di ben 94000 €.
In ogni caso le responsabilità sono ben chiare. Chi ha dato l’ok ai lavori?
Chi ha fatto i calcoli?
Detto ciò, se sto poro Sindaco non riesce a trovare 20000 miseri €, è bene che si fallisca…
Ndr. – Manuel non si dimentichi che il signor Sindaco era, in quel periodo all’opposizione, quindi, evidentemente: “non ha saputo controllare l’operato dell’allora maggioranza, nè quella dei tecnici del Comune”.
Ma il Sindaco NON risponde.
Vedremo dopo che sarà informata la Presidenza della Repubblica, lo abbiamo promesso, lo ha promesso il direttore del Fendente che ha scritto e pubblicato la lettera aperta.
Dell’ex Asilo un se ne parla ?
Non sarebbe una risorsa ?
Alla mercé dei soliti vandali.
Lo lasciamo crollare PD e 5 stelle ?