L’importante ruolo del Sindaco in sanità / Gli “ricordiamo” qualche cosa casomai “non lo sapesse”

Ricordiamo a tante persone, anghiaresi e non, che pensano: 

-un Sindaco “possa fare poco o nulla” in tema di sanità e che egli di fatto finisca col subire le decisioni regionali e ministeriali.

Questa convinzione“è profondamente sbagliata” anche se capiamo  possa aver fatto  o faccia comodo a certi sindaci  dato che non si sono  mai opposti  allo smantellamento della sanità….

Anzitutto, l’articolo 118 della Costituzione riconduce al Comune le funzioni amministrative, che in tema sanitario vuol dire che i Comuni sono titolari di poteri autorizzativi per la realizzazione di strutture socio – sanitarie e per l’esercizio di attività medica.
-Inoltre, il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio ed il Consiglio comunale condivide questa responsabilità. Ciò emerge chiaramente dal cd “decreto Bindi” (DLg 299/99) che affida al Sindaco poteri di programmazione, di controllo e di giudizio sull’operato del direttore generale delle ASL.
-I compiti del Sindaco sono quindi ampi in tema di Sanità.

-Egli deve conoscere lo stato di salute della popolazione, deve prendere provvedimenti se le condizioni ambientali sono invivibili, se esistono pericoli incombenti e deve informare la popolazione dei rischi rilevanti cui è sottoposta.
Peraltro, nell’ambito della Conferenza dei Sindaci, ai sensi dell’art. 7 della L.R. n. 18 del 6/8/2007, i Sindaci:
– Definiscono, nell’ambito della programmazione socio-sanitaria regionale, le linee di indirizzo per l’elaborazione del piano attuativo locale;
– Esaminano ed esprimono parere sul bilancio pluriennale di previsione e sul bilancio di esercizio della ASL e rimettono alla Giunta regionale le proprie osservazioni;
– Valutano l’operato del Direttore Generale dell’ASL;
– Possono richiedere alla Regione la revoca del Direttore Generale quando ricorrano gravi motivi o la gestione presenti una situazione di grave disavanzo o in caso di violazione di leggi o del principio di buon andamento e di imparzialita’ della amministrazione.

Per queste ragioni, la difesa della sanità pubblica dovrebbe rappresentare un punto cardine, un impegno speso per il nostro benessere almeno nella salute!

Chissà se certi sindaci  hanno capito, o forse, per loro, è  meglio l’indifferenza?

E lo dimostrano con la cosidetta “Casa della Salute” che  cerchiamo di spiegare a certi sindaci cosa sia:

-“La Casa della Salute è parte fondamentale ed essenziale della rete dei servizi aziendali delle Cure Primarie, permettendo una relazione diretta tra l’assistenza territoriale e gli altri nodi della rete assistenziale.

E’ strutturata in sedi fisiche ben riconoscibili  e presenti in maniera omogenea sul territorio regionale e i cittadini saranno presi in carico per i loro problemi asssistenziali da team multiprofessionali coordinate clinicamente da MMG (medici di medicina generale) titolari della scelta del singolo paziente, garantendo la fluidità dei percorsi ed i necessari raccordi con gli altri servizi aziendali attraverso la medicina di continuità.

Il Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale (PSSIR) approvato con deliberazione del Consiglio Regionale n.91 del 5 novembre 2014 definisce la Casa della Salute come:

“un punto di riferimento certo per il cittadino” che “risponde alle esigenze di ricomposizione ed organizzazione nel territorio di una comunità locale, delle attività per la promozione della salute e del benessere sociale, in uno stesso spazio fisico, i servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie e sociali per una popolazione programmata, secondo una logica di continuità assistenziale e di presa in carico” e che “si configura quindi come una struttura polivalente e funzionale in grado di erogare le cure primarie, garantire la continuità assistenziale. ..al cui interno opera lavora un team multidisciplinare, formato da medici di medicina generale e pediatri di libera scelta,  gli specialisti ambulatoriali, infermieri, altri professionisti sanitari, personale sociale e amministrativo che garantiscono la presa in carico globale della persona, la continuità assistenziale ospedale-territorio e l’integrazione tra assistenza sanitaria e sociale.l’insieme del personale distrettuale.

Il Programma delle attività è elaborato annualmente sulla base del Piano integrato di salute e del Piano dei servizi sociali approvati dalla conferenza dei sindaci di Zona.

Attualmente le Case della Salute dell’Azienda Usl Toscana sud est sono 24 di cui 5 in Valtiberina toscana:

-Anghiari

Piazzetta della Croce 2-tel 0575 757850

-Caprese Michelangelo

Via il Cerro, 123-0575-757883

-Monterchi

Loc. Parco Fluviale-0575-757684

-Pieve Santo Stefano

Via Canonico, 28-tel. 0575 757888 – 757890
-Sansepolcro
” Il Borgo ” via Montefeltro 1/d
(all’interno del Centro Commerciale Valtiberino)
Tel. 0575 1690775

-Redazione-