Primo maggio: il significato di una ricorrenza

Il primo maggio, giorno della festa dei lavoratori, affonda le radici negli eventi avvenuti in Europa e in America nel XIX secolo.

Ripercorriamone insieme la storia, dalle sue origini a oggi.

​​​​​​La storia del primo maggio, il giorno della festa dei lavoratori, è quasi sconosciuta alla maggior parte delle persone.

All’origine dei festeggiamenti c’è il grande movimento di lotta che negli anni ‘80 del XIX secolo  ha mobilitato milioni di lavoratori in America ed in Europa per la conquista delle otto ore lavorative, e non solo.

A partecipare furono soprattutto le organizzazioni dei lavoratori, che si sono battute per le:

– “Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire”.

Fu  questo infatti lo slogan usato nelle manifestazioni.

Si  aprì  così la strada a rivendicazioni generali e alla ricerca di un giorno, il primo maggio, in cui tutti i lavoratori potessero incontrarsi per esercitare una forma di lotta e per affermare la propria indipendenza.

Ma gli avvenimenti di quelle giornate di lotta per chiedere la giornata lavorativa di otto ore, si  conclusero  tragicamente.

Una feroce ondata repressiva si  abbattè  contro le organizzazioni sindacali e politiche dei lavoratori, fino al punto che la polizia  sparò  sui dimostranti causando numerosi morti e feriti.

Il ricordo dei “martiri di Chicago” è diventato simbolo di lotta per le otto ore e in questa giornata, si rivive una scommessa vinta dai movimenti dei lavoratori.

Il primo maggio in Italia

​In Italia la prima commemorazione della Festa del Lavoro c’è stata nel 1891.

Con l’avvento del fascismo, Mussolini  decise di abolirne le celebrazioni e  stabilì la data del 21 aprile (Natale di Roma) per festeggiare “il lavoro italiano e non quello inteso in senso astratto e universale”.

Nel 1945, con la Liberazione, il primo maggio è tornato a coincidere con la festa del lavoro.

Il primo maggio oggi​

Oggi, dopo oltre un secolo, la festa del primo maggio si presenta come un’occasione per ribadire la centralità del lavoro nella vita della democrazia, per estendere i diritti degli uomini e delle donne e fare avanzare ovunque le prospettive di progresso sociale.

-Pubblicato da Redazione-