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Sansepolcro, presentazione della pista ciclopedonale lungo la Via Tiberina
Comunicato stampa che riceviamo pubblichiamo:
Sono stati ultimati i lavori di realizzazione del marciapiede e pista ciclabile che collega la frazione del Melello con la città e che permette ai residenti della frazione biturgense di raggiungere a piedi e in sicurezza il centro cittadino.
Questa sera 24 maggio alle 20,30 la presentazione ‘in notturna’ dei lavori.
In particolare l’intervento ha consentito di realizzare il tratto dal bivio sulla Tiberina Nord da Via Brunelleschi al Melello fino al bivio per via Maggio. I lavori hanno previsto il tombinamento del fossato, la realizzazione sovrastante della pista ciclo-pedonale, il rifacimento di tutto l’impianto elettrico e fognario, con l’istallazione di una nuova illuminazione a led per l’efficientamento energetico.
Nelle intersezioni tra un tratto e l’altro per l’attraversamento sono stati previsti anche gli scivoli per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
“Anche questo è un intervento che i residenti della frazione biturgense del Mellello attendevano da tempo – spiega il sindaco di Sansepolcro e presidente dell’Unione dei Comuni Daniela Frullani – che permette di ricongiungersi al tratto già realizzato negli anni scorsi per passeggiare o andare in bicicletta in sicurezza sia di giorno che di notte in una zona illuminata, con il marciapiede e raggiungere così dalla frazione il centro cittadino e viceversa. “
I lavori lungo la Tiberina Nord del marciapiede sono stati realizzati grazie all’amministrazione comunale di Sansepolcro in collaborazione con l’ Unione dei Comuni Montani della Valtiberina Toscana. Costo totale dell’intervento 108mila euro circa, 70mila euro finanziati dal comune di Sansepolcro e il resto dall’UdC che ha provveduto all’elaborazione del progetto, all’ appalto e al coordinamento delle opere. La pavimentazione è “a betonella” ed è stata istallata anche la relativa segnaletica
-Corinne Minore-Ufficio stampa Comune di Sansepolcro
Ora, come residente del Melello vorrei fare una precisazione; è vero che aspettavamo da anni una pista ciclopedonale, ma ci vediamo costretti ad aspettarla ancora.
Si,perché ciò che questa amministrazione va in giro a sbandierare con fierezza non è altro che un semplice e tra l’altro poco utile marciapiede. Lo è in quanto le misure (troppo stretto) e la pavimentazione (in betonella) non sono in linea con i canoni della pista ciclabile.
A dimostrazione di ciò ci ha pensato lo stesso Comune che quando ha provveduto al montaggio della cartellonistica si è visto obbligato a mettere i segnali con l’omino a piedi senza il simbolo della bicicletta come invece è riportato nel tratto che da S.Maria porta fino all’incrocio di via Malatesta (questo si che è definibile pista ciclopedonale).
Inoltre la sicurezza finisce nello stesso punto dove finiva fino a qualche mese fa:dalla rotonda per passare alla vera pista ciclabile bisogna attraversare il ponte che è completamente sprovvisto di banchina, giocando alla roulette russa (le macchine al posto della pistola) ogni volta che ci si mette piede.
Ma non potevano prima costruire una passerella pedonale sopra al fiume per ovviare al vero pericolo e poi in un secondo momento fare una bella pista ciclabile?
Tanto ormai avevamo atteso cinque anni, potevamo attendere un altro po’!
Fare le cose con il giusto criterio è davvero così tanto difficile?
Invito tutti a verificare di persona quanto da me qui riportato.
Anche questo quindi risulta essere il solito comunicato stampa a scopo di propaganda elettorale fatto dalla giunta Frullani (lo dimostra la firma a piè di pagina ed il fatto che i lavori sono stati terminati da ormai circa tre mesi, ma per l’inaugurazione si è atteso fino a dieci giorni prima delle elezioni comunali).
Questa amministrazione è risultata essere triste tanto quanto quella che l’aveva preceduta.
Parere personale,ma non troppo avendo sentito anche alcune campane del Melello.
Quel marciapiede per loro sarebbe una pista ciclabile?
Siamo al delirio… era dai tempi della pista ciclabile dell’assessore A. M. a Castello fatta restringendo la strada asfaltata con orribili blocchi gialli che non si vedeva una roba così ridicola
Peggio la nuova mini-rotatoria all’incrocio tra via Sangallo e via XIX Marzo, in prossimità di San Paolo.
Ieri sera un pullman GT proveniente da via della Costituzione non riusciva a svoltare a sinistra verso il Trebbio.
Rimasto quasi “incastrato”, ad un certo punto un “chiocco” ha lasciato presumere che con la fiancata avesse urtato un cartello stradale.
Commenti dei presenti: un voto in meno… (se non due, comprendendo autista e proprietario del mezzo).
Caro Sig Ulisse,
Io sono 50 anni che abito al Melello e non conosco nessuno con questo nome quindi o il Suo nome non è questo, evenienza che ritengo improbabile perché non penso che una persona come Lei sia così meschina da nascondersi dietro uno pseudonimo, oppure Lei abita al Melello da poco tempo per cui io non la conosco come Lei non conosce bene le esigenze degli abitanti della Frazione. Gli abitanti del Melello, così hanno detto coloro che sono venuti agli incontri con il Candidato Sindaco Daniela Frullani nel 2011 e coloro che sono venuti agli incontri con il Sindaco nel 2012 e 2013, hanno sempre chiesto (a tutti i Sindaci e/o Candidati da 40 anni a questa parte) di poter arrivare a piedi alla chiesa di Santa Maria in “sicurezza” e questo è quello che è stato fatto con il marciapiede. Nessuno dell’amministrazione comunale lo ha chiamato pista ciclo pedonale! Tant’è vero che nel Regolamento Urbanistico è prevista anche una pista ciclo pedonale, inserita nel progetto della movimentazione lenta che abbiamo presentato in Regione e pensiamo di avere molte probabilità che venga finanziato!
La scelta del marciapiede è stata perseguita perché nel nostro mandato amministrativo volevamo dare una risposta a questa esigenza e le risorse che avevamo a disposizione e il tempo ci hanno consentito di fare quest’opera; modesta è vero ma che da una risposta ad un’esistenza sentita da tantissimi anni! L’inaugurazione è stata fatta il 24 maggio perché prima il cantiere non era chiuso in quanto mancava la “messa in sicurezza” della curva di Via Brunelleschi…. ma che glielo dico a fare se abita al Melello lo avrà visto! L’intervento in Via Tiberina verrà comunque completato a breve con il posizionamento di una passerella sul Fiumicello (questa non ce l’abbiamo fatta a farla prima delle elezioni). Comunque è vero ci sono stati dei ritardi di circa 8 mesi ….. Ma non è colpa di nessuno se il 5 marzo 2015 il vento a spazzato via molti alberi e abbiamo dovuto rifare il progetto da capo.
Spero di avere il piacere di conoscerla presto.
Mariarosa Chiasserini
Ndr. – Precisazione necessaria al commento e precisamente alla sguente affermazione:
“Nessuno dell’amministrazione comunale lo ha chiamato pista ciclo pedonale!”
E’ nel comunicato stampa del Comune di Sansepolcro che si legge: “pista ciclopdonale”.
….. Dimenticavo …. Le campane che ho sentito io, i miei famigliari, amici, i dipendenti della Ditta che ci ha lavorato, il Direttore del Cantiere non sono uguali alle Sue…. Tante persone sono rimaste veramente soddisfatte!!!! E questo a noi basta!
IL PROBLEMA, SIG.RA CHIASSERINI, CONSISTEREBBE IN UN UNICO PUNTO; QUANDO SI FA QUALCHE COSA, LA SI FA NEL MODO MIGLIORE PER NON RIMETTERCI LE MANI SPERPERANDO POI SOLDI PUBBLICI.
LA PISTA CICLABILE ED IL MARCIAPIEDE SE REALIZZATI CONTESTUALMENTE AVREBBERO PERMESSO UN RISPARMIO IN FUTURO.
LA COLPA NON E’ DELLA FRULLANI DIRETTAMENTE MA DEI TECNICI CHE HANNO PROGETTATO CIO’. ESISTE COMUNQUE UNA COLPA SOLIDALE POICHE’ L’ULTIMA PAROLA LA DICE LA GIUNTA.
CON LA MICROROTONDA DI SAN LAZZERO E’ LA STESSA COSA, POCO SAREBBE COSTATO SOTTRARRE DUE METRI AL PARCHEGGIO DEL CENTRO COMMERCIUALE O AL GIARDINO ANTISTANTE CON UN RISULTATO BEN DIVERSO.
MA COME E’ USO DIRE ABBIAMO I GOVERNANTI E I TECNICI CHE CI MERITIAMO.
Caro Sig Avanti Popolo,
Posso capire il Suo punto di vista ma le voglio spiegare i motivi di questa scelta.
Nel lato della strada dove è stato fatto il marciapiede per motivi di spazio, poiché sono presenti dei muretti di recinzione, non era possibile progettarne uno più largo (necessario per fare una pista ciclo pedonale).
Allo stesso tempo però era necessario intervenire per intubare il fossato in quanto ci provenivano gli “scarichi” della zona industriale.
Quindi, poiché la maggior parte dei 108000€ sono stati spesi proprio per fare questo lavoro (pensi che solo i tubi dove passa l’acqua sono costati più di 30000€), abbiamo deciso di unire un’utile ad un altro utile predisponendo anche il marciapiede che, secondo noi da una risposta alle maggiori esigenze degli abitanti del Melello in attesa di avere, successivamente, anche una pista ciclabile.
Saluti
Mariarosa Chiasserini