Terremoto politico nel PD : Dindalini dimissioni a metà, mandato a disposizione dell’assemblea

13-cispel-dindalini--trasporto-pubblicoArezzo – L’alba del  cosidetto “The Day After”  porta con sè non le dimissioni ma le mezze dimissioni del segretario provinciale del Pd Massimiliano Dindalini (foto).

Di fronte alle sconfitte a catena che hanno impoverito le amministrazioni a guida di piazza Sant’Agostino decide in sostanza di mettere a disposizione il proprio mandato: affidando però la scelta finale all’assemblea provinciale del partito. Assemblea che sarà convocata per i prossimi giorni, comunque a stretto giro di posta.

Una linea che ancora non può essere definita dimissionaria ma che comunque potrebbe aprire una fase di cambiamento all’interno del partito democratico in attesa del congresso provinciale.

Il tutto Dindalini lo spiega con una lunga nota:

 “Siamo di fronte a sconfitte locali che vanno inserite in un quadro nazionale e regionale, non solo politico ma anche sociale, altrettanto problematico. Oggi non basta il tradizionale commento che traduce la sconfitta in un incidente di percorso. Il dubbio è che sia da mettere in discussione il percorso. Troppo lontani dalle persone, troppi vicini ai palazzi del potere, poca passione per la politica e la visione della società, troppa attenzione alle strategie per vincere (e, ironia della sorte, perdiamo pure). Un partito che non può più nascondersi dietro un’unità di facciata e si comporta come Penelope con la tela che tesse di giorno e disfa di notte. Oggi, quindi, non possiamo voltare semplicemente pagina, dobbiamo ricominciare e delineare una nuova strada per il Pd locale e nazionale. Io sono il Segretario provinciale di questo partito: la mia prima azione sarà quello di richiedere la convocazione degli organismi dirigenti che avranno ovviamente a disposizione il mio incarico. E’ necessaria una riforma del PD individuando compiti e responsabilità ben definite nei vari livelli territoriali. Solo così potremo proporre ai cittadini una proposta politica per lo sviluppo del territorio. La priorità è tornare con umiltà e disponibilità ad ascoltare la gente”.

-Tratto da La Nazione del 20 giugno 2016-

Pubblicato da Redazione