Da Mercoledì 16 Gennaio 2019 l’Italia è spezzata in due / Ma cosa facevano certi politici locali?

Dopo il provvedimento della Procura di Arezzo di Sequestrare il Viadotto Puleto, un interruzione tra Emilia Romagna e Toscana senza una valida strada alternativa potrebbe segnare il punto di inizio del tracollo dell’Economia delle due Valli (Savio e Tevere).

Una vergogna che ad oggi dopo 21 anni di chiusura dell’unica strada alternativa, siamo costretti a chiederci:

“Ma i signori sindaci, gli assessori comunali con delega all’assetto del territorio, cosa stavano facendo?”

“Perchè nessuno aveva fatto qualcosa, per precauzione, risistemando la strada provinciale 137, garantendo così una via alternativa a questa superstrada E45 che ripetutamente presenta gravi problemi con continue interruzioni del traffico ?

Tra Pieve Santo Stefano e Canili non esiste viabilità alternativa alla E45 e chi viaggia sulla statale, così come chi risiede nella zona, è costretto a uscire a Verghereto, 6 chilometri più avanti, per poi tornare indietro.

La vecchia strada provinciale, che percorre lo stesso tracciato della E45, è da anni chiusa al traffico per mancata manutenzione, causando così notevoli disagi per chi vuole dirigersi in Toscana, costretto ad allungare di diversi chilometri il percorso. ”

“Ma l’Ente Unione dei Comuni Montani della Valtiberoina Toscana a cosa pensava?

A proposito dell’Unione dei Comuni Montani proponiamo quanto è scritto nel  Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione  Toscana n.2. del 13,1.2016 relativo allo:

Statuto dell’Unione Montana dei Comuni  della Valtiberina Toscana, composto da 58 articoli suddivisi in IX capi.

Modifiche  statutarie entrate in vigore il 30 dicembre 2015 e approvate  con Delibera del Consiglio n.14 del 26.11.2015.

Titolo I

Principi  e norma fondamentali

Capo 1

Principi e finalità

Art. 1

Costituzione e scopo dell’Unione

  • I Comuni di Anghiari, Badia Tedalda, Caprese Michelangelo, Monterchi, Sansepolcro e Sestino, ai sensi della normativa nazionale e regionale, costituiscono una Unione di Comuni, di seguito  denominata “Unione” , secondo le norme dell’atto costitutivo e dello Statuto, per l’esercizio congiunto  di una pluralità di funzioni di loro competenza.
  • L’Unione dei Comuni  è un ente locale che opera nel territorio coincindente con quello dei Comuni  che la costituiscono  secondo i principi  fissati  dalla  Costituzione, dal  diritto comunitario e dalle norme  statali e regionali.
  • L’Unione ha lo scopo di cooperare  con i propri Comuni  per migliorare le condizioni  di vita dei propri  cittadini, di massicurare loro livelli adeguati di servizi  e di promuovere lo sviluppo  socio-economico , la tutela  e la promozione del proprio  territorio e dell’ambiente, ponendo particolare attenzione  al superamento  degli  svantaggi causati  dall’ambiente montano e dalla marginalità del proprio territorio. A tali fini esercita  anche le funzioni fondamentali  di cui al successivo art.6.
  • L’Unione esercita altresì:
  1. Le funzioni e i compiti conferiti o assegnati  dalla Regione, per effetto  dell’art.68  della L.R. n.68/2011 e s.m.i. o anche in attuazione  dei provvedimenti  della L.R. n.37/2008 in materia di agricoltura  e foreste;
  2. Le funzioni di consorzio  di bonifica  montana attribuite ai sensi della L.R. n.34/1994, art.53;
  3. Le funzioni e i compiti affidati mediante convenzioni o accordi stipulati con la Provincia o con altri Comuni , di norma  contermini, ai sensi della vigente legislazione;
  4. Di altri compiti e funzioni previsti dal presente Statuto.

Conclusione:

-siano i lettori a rendersi conto dei colpevoli politici locali che non hanno effettuato controlli nel tempo.

-Redazione-