Tra dieci giorni:Anghiari ed il suo giorno della “memoria” / 18 agosto 1944

“Milioni di persone senza difese nella morsa di due fazioni senza pietà, nella fase conclusiva del secondo conflitto mondiale, tanti italiani si trovarono scaraventati dentro l’inferno della guerra civile. E scoprirono che non esisteva differenza fra le parti che si scannavano. Ambedue si muovevano nello stesso modo. Alimentando una tempesta di orrori, rappresaglie, esecuzioni, torture, stupri, devastazioni”.

“La guerra sporca” di Giampaolo Pansa descrive il lato oscuro degli anni fra il 1943 e il 1945, e così spiega:

-“Ho voluto narrarlo sfidando quanti strilleranno che il virus del revisionismo mi ha dato alla testa. Una certezza già presente nei racconti di chi aveva vissuto da spettatore inerme un massacro mai visto in casa nostra. Ma questa realtà doveva restare nascosta. era diventata una religione intoccabile. Anche parlare di guerra civile era proibito.

‘La guerra civile è una malattia, si finisce per combattere contro se stessi’.

È accaduto anche da noi.”

Proprio così:

-E’ accaduto anche da noi.

Era il 18 agosto 1944, ore 10,30 circa di sessantasei anni fa, in Anghiari:

una Caserma dei Carabinieri Reali viene disintegrata da un’esplosione;

-tra le macerie muoiono “tre” militari dell’Arma e “due” feriti di cui uno in modo molto grave;

-“dodici” sono anche i morti tra i civili.

Un ordigno bellico tedesco ivi lasciato dal nemico in ritirata (29 luglio 1944) esplode dopo la bellezza di “ventuno” giorni  ( all’epoca non esisteva ‘taimer’ per una così lunga portata), quindi: “tritolo tedesco ma mano assassina non tedesca quella che provocò il contatto d’innesco e la strage”.

 Noi, testimoni oculari di quella infausta giornata, ricordiamo quei militari assassinati perché furono eroi e quei civili che furono vittime innocenti della guerra e della vigliaccheria di certi uomini.

E’ il 74mo anniversario .

Così, negli anni, sono state,  dai cittadini,   onorate e ricordate le Vittime:

-Ore 10,30 , l’ora dell’esplosione:  rintocchi del campano;

-Messa in suffragio dei caduti nella chiesa della Propositura

-Corteo fino al Cippo che ricorda la tragedia, per deposizione corona di alloro. (foto d’archivio).

Carabinieri deceduti nell’esplosione della caserma:

-maresciallo Adamo Capulzini;

-vice brigadiere Saverio Faraone;

-carabiniere Girolamo Fiorini.

Carabinieri feriti:

-carabiniere Giovanni Dente;

-carabiniere Natale Comanducci.

Civili deceduti in caserma:

-Teresa Pieracci;

-Pasquale Meoni;

Probo Palombini;

-Roberto Palombini;

-Arnaldo Palombini.

Civili deceduti non in caserma:

-Mafalda Iolanda Leucalitti;

-Elena Bartolomei

-Dante Giuseppe Meoni;

-Ida Sanleolini;

-Maria Giuseppa Locci;

-Teresa Socali;

-Marietta Inci.

Per il ricordo-memoria, riportiamo  quanto scritto dal Comando Stazione carabinieri di Anghiari nel libretto testimoniale dell’accaduto: “18 agosto 1944 / Il sacrificio di sangue dei Carabinieri e Civili ad Anghiari”:

“”-Onore a quei militari ch con tanto coraggio si trovavano fermi  al posto di servizio…;

-Onore ai civili morti:

-Onore alla città di Anghiari cho con le sue quindici vittime  ha pagato il suo alto tributo di sangue a quell’oribile gurra.

Davanti a simili esempi, il nostro operato pare essere veramente poca cosa, ma la memoria aiuterà a migliorarci””.

-Redazione-