“Articolo Uno Mdp” e le sue proposte per una sanità migliore

Un resoconto dell’iniziativa “Proposte per una sanità migliore”, organizzata da “Articolo Uno Mdp” – Sansepolcro, che si è svolta lo scorso 30 giugno.

L’incontro è stato l’occasione per un confronto aperto e diretto che ha visto protagoniste la consigliera regionale di “Articolo Uno” Serena Spinelli – medico pediatra dell’ospedale “Meyer” di Firenze – e Giulia Da Mario per la FP CGIL di Arezzo.

La consigliera Spinelli ha ribadito l’importanza di un servizio sanitario pubblico e universalistico, facendo il punto della situazione della sanità toscana a quasi due anni dalla legge di riforma, riportando molteplici esempi di organizzazione dei servizi di vari territori toscani. Particolare attenzione è stata posta dalla consigliera regionale riguardo i servizi territoriali che, proprio per un incremento delle patologie croniche, acquisiscono maggiore rilevanza strategica nell’individuazione dei bisogni e nella presa in carico.

Serena Spinelli non ha poi mancato di accennare alla sua esperienza professionale di medico pediatra del pronto soccorso del “Meyer” e dell’importanza del servizio regionale di elisoccorso per zone come la Valtiberina.

Nel segno della condivisione e della concertazione, l’incontro ha registrato la partecipazione attiva di diverse persone che sono intervenute sul tema, espressione di un reale interesse e dell’esigenza di trattare l’argomento della sanità come da anni non accadeva in Valtiberina.

Giulia Da Mario si è soffermata sulla necessità di finanziamento alle aziende sanitarie, che penalizza la nostra Asl perché parzialmente basato sulla quota dei residenti, alla quale corrisponde nel nostro caso una maggiore estensione territoriale. La necessità di investimenti, in termini di risorse economiche e umane, serve per scongiurare un abbassamento del livello dei servizi e del salario accessorio per i dipendenti. Con la riforma sono nati i Dipartimenti gestionali delle professioni sanitarie – ora vengono riconosciuti come autonomi anche gli infermieri – ma al momento non sono state costituite delle strutture e formulate delle proposte a carattere organizzativo.

È altresì necessario rivedere il funzionamento delle Case della salute per evitare l’intasamento dei Pronto soccorso.

Da Mario evidenzia la situazione non risolta delle emergenze all’ospedale S. Donato e a quello della Gruccia in Valdarno.

Per la FP della CGIL di Arezzo, inoltre, l’età media dei lavoratori di 52 anni è un problema, non solo per gli ospedali ma per tutto il terzo settore, sul quale è bene riflettere e cercare assieme una soluzione.

Conclude “Articolo Uno” di Sansepolcro: l’iniziativa non è da ritenersi esaustiva, ma è servita per porre attenzione sulla reale applicazione della riforma che prevede tra l’altro la costituzione di un Ufficio di Piano zonale a Sansepolcro, punto di partenza per la programmazione e gestione dei servizi socio-sanitari.

L’auspicio è che la riflessione su questo tema possa continuare, per conseguire un miglioramento dei servizi e un clima di fiducia e credibilità nelle nostre istituzioni sanitarie.

-“Articolo Uno- Sansepolcro”-

Pubblicato da Redazione