Berlusconi: quasi tutti per il voto palese; no del Pdl

6325B3B73C3755ACF4224452999AEAumentano i partiti che chiedono trasparenza in aula al Senato sulla decadenza del Cavaliere. Ira Schifani. “Non previsto da regolamento”

ANSA) – Roma – Cresce il fronte del sì al voto palese sul caso Berlusconi, quando arriverà in aula al Senato. Lo vuole anche il Pd, per bocca di Nicola Latorre; i primi, a sollecitare la trasparenza, erano stati venerdì gli esponenti del Movimento Cinque Stelle. Un’ipotesi che divide il centrodestra: la Lega, tramite il capogruppo al Senato Massimo Bitonci, si schiera per il voto palese quando l’assemblea di Palazzo Madama si dovrà esprimere sulla decadenza del leader Pdl, dopo il voto della Giunta per le Immunità il 18 settembre.

“Tutti devono assumersi le proprie responsabilità” ha detto sabato Latorre dalla Festa dell’Udc a Chianciano, dopo aver sollecitato il Cavaliere a dimettersi prima del voto del Parlamento. Una richiesta che ha mandato su tutte le furie Renato Schifani, presente alla stessa kermesse centrista: “Provocazioni che confermano la volontà del Pd di soffiare sul fuoco, di rompere questa esperienza voluta da Silvio Berlusconi” le parole del capogruppo Pdl al Senato, che preme invece per il voto segreto “come previsto – dice – dal regolamento”.

Ma al voto palese apre anche il padrone di casa, il leader Udc Pier Ferdinando Casini: “Il regolamento del Senato prevede il voto segreto, ma mi augurerei la trasparenza di un voto palese“.(notizie ANSA)