Comunicato stampa di Rifondazione Comunista di Sansepolcro

IMG_6637Gabriele Marconcini (La Sinistra-Sansepolcro): “L’esigenza di modificare lo Statuto dell’Unione dei Comuni ci impone di ripensare integralmente ad un ente che non funziona”.

Durante l’ultimo Consiglio Comunale ci è stato chiesto di votare un nuovo statuto dell’Unione dei Comuni che potesse meglio conformarsi alle disposizioni della Legge Regionale 68/11: in particolare l’obiettivo di tale passaggio – affrontato congiuntamente anche dagli altri cinque comuni facenti parte dell’ente comprensoriale – è quello di associare alcune funzioni dei singoli comuni (come i servizi sociali e quelli statistici) in maniera tale da poter ottenere il contributo regionale di 300.000.

Obiettivamente come Sinistra siamo consci del fatto che l’esigenza di tale intervento, il cui complesso iter burocratico dovrà concludersi entro il 31/12/2015, è fondamentale per poter garantire le risorse necessarie ad espletare i servizi pubblici offerti dall’Unione ai cittadini valtiberini. Allo stesso tempo siamo anche consapevoli che le altre modifiche “collaterali” che, cogliendo tale occasione, sono state apportate allo stesso Statuto, contengono, nella maggior parte dei casi, disposizioni più che condivisibili: da questo punto di vista condividiamo l’idea di portare la durata della presidenza da 3 a 2 anni (in maniera tale da avere una maggiore sincronia con le naturali cadenze elettorali dei comuni valtiberini) e, soprattutto, quella di trasferire integralmente la funzione del sociale dai comuni all’Unione, eliminando definitivamente tutte le anomale sovrapposizioni tra i comuni e l’ente che ad oggi continuano a verificarsi.
Tali singoli elementi positivi ci hanno tuttavia impedito di esprimere un voto positivo, dato che in un’ottica più amplia continuiamo ad avere un’idea di fondo molto negativa sull’esistenza stessa dell’ente “Unione dei Comuni”, un’istituzione che troppo spesso appare inadeguata sia ad offrire un supporto gestionale ai singoli comuni, che ad erogare in modo efficiente i più elementari servizi al cittadino.
Del resto, soprattutto negli ultimi mesi, non è difficile captare e comprendere quale sarà la strada che in un futuro prossimo dovremo percorrere insieme agli altri comuni della Valtiberina, cioè quella sulla quale i quattro municipi più piccoli sono già imbrigliati e che punta verso una massiccia consociazione di tutti i servizi. Alla luce di tale prospettiva ci chiediamo che senso possa avere puntare all’esclusiva salvaguardia dei nostri piccoli “orticelli” quando ormai il nostro destino appare tracciato: in un contesto in cui gli enti locali hanno margini di scelta sempre più risicati, non potrebbe essere meglio – finché siamo in tempo – fondersi in una soluzione, come quella del comune unico, che se fosse approntata deliberatamente in tempi brevi ci permetterebbe di intercettare cospicue risorse?
-Gabriele Marconcini- (Capogruppo Consiliare “La Sinistra – Sansepolcro”)
-Rifondazione Comunista- Circolo XIX Marzo di Sansepolcro
Pubblicato da Redazione