Dalla Redazione del “Fendente”: consigli al “comico Beppe”

bgQualcuno ci ha invitato, quando si deve disquisire su Grillo ed il “suo” movimento, di aggiornarci alla fonte, cioè al uo blog.
Lo abbiamo fatto e siamo rimasti sbigottiti poiché nel solito post mattiniero al veleno, è riuscito addirittura a speculare sull’epidemia di Ebola per definire Renzi “Ebolino” e far ridere i suoi quattro yesman, chini al suo sacro blog, sempre pronti a difenderlo a spada tratta sempre e comunque.
Così leggiamo falsità su tutto per la sua spettacolarizzazione della politica finalizzata all’insulto, all’odio, alla tifoseria spicciola; solo troll che attaccano e non creano un vero e sano dibattito in rete mentre con la sua furbizia continua ad arricchirsi e a fagocitare like e click sul suo blog, aumentando soltanto i suoi guadagni e rintuzzando un fuoco di ignoranza davvero pericoloso.
Dove siamo arrivati, ma soprattutto: perché siamo arrivati a tanto?
La Politica è qualcosa di straordinario, un immenso gesto di umanità, una missione, non è una caccia ai click, ai like, all’insulto verso chi non la pensa come lui. Questo scontro deve finire.
Se fosse soltanto da parte sua non lo riterremmo un pericolo, d’altronde – come ama ripetere lui – il suo lavoro principale è fare il comico, dunque dovrebbe far ridere le persone. E invece non è così. Sta coltivando un segmento di popolazione a suon di complotti fasulli, di menzogne su tutto, riducendo il dibattito e semplificando oltre ogni limite quello che dovrebbe essere l’onore più grande per un cittadino: servire il proprio Paese.
Dunque: la dirigenza pentastellata potremmo definirla preparata in maniera scandalosa e superficiale, il loro santone lancia razzi al vetriolo dal suo blog sfociando a volte nel vilipendio e si difende con la scusa “sono un comico, non un politico” e la loro base si gasa a vedere tutto questo? Speriamo di no. Speriamo che capiscano a chi stanno dedicando il loro tempo, speriamo che rinsaviscano e alzino la testa, perché i click si possono anche costruire e creare con le macchine, ma le teste pensanti si formano con il dibattito e con lo studio, anzitutto.
Beppe: lascia stare il movimento, vattene, lascia il bastone da capovillaggio alla base del tuo movimento, che siamo certi sia formato anche da persone intelligenti e che hanno davvero voglia di cambiare questo Paese e non di arricchirsi con i click, vai in pensione, concediti un ventennio di svago e vedrai che le cose miglioreranno al tuo ritorno.
Fidati di noi Beppe, segui il nostro consiglio per il bene dell’Italia e del M5S.
-Redazione-