Fausto Tenti (Prc): ” Basta l’attacco continuo all’Ente Provincia”
Il Segretario provinciale del PRC di Arezzo, Fausto Tenti (foto), ha rilasciato la seguente dichiarazione, relativamente al continuo “attacco” all’ente provincia, che prosegue nonostante l’esito referendario.
Riceviamo e pubblichiamo:“Continua imperterrito il tiro al piccione sull’ente provincia da parte di squallidi personaggi in cerca d’autore – più o meno conosciuti o famosi, più o meno intelligenti o che si credono tali – che non si rendono conto che stanno sparando ad alzo zero anche su:
– oltre 5.000 edifici scolastici (dove magari i loro figli fanno le superiori);
– su 130.000 km di rete stradale (dove magari loro e i figli viaggiano tutti i giorni);
– su una situazione di dissesto idrogeologico spaventosa.
Se non interviene rapidamente un corposo decreto legge che risolva – ora, subito – l’emergenza bilanci delle province e delle città metropolitane, altro che aule gelide o strade con qualche buca: ne va della sicurezza dei ragazzi e degli automobilisti, coi tagli di risorse su questi servizi essenziali per i cittadini che sono ormai insostenibili e mettono a repentaglio l’incolumità fisica delle persone…
Anche per le province toscane – che gestiscono circa 300 edifici scolastici con oltre 115.000 studenti e più di 8.200 km di strade, di cui oltre 1.300 sono montani – si tratta di cancellare un prelievo aggiuntivo statale di quasi 90 milioni di euro, anch se questo intervento non è comunque risolutivo per scongiurare il dissesto dei 9 enti toscani, considerando che i tagli cumulati degli ultimi anni (2012-2016) assommano a più di 200 milioni di euro.
Il Governo deve dimostrare, al riguardo, la sua “esistenza in vita” immediatamente, arrivando quanto prima ad una soluzione: ci sono urgenze da rispettare, come la manutenzione delle scuole e i piani neve, che sono temi prioritari e sui quali non si può transigere.”
-Il Segretario provinciale del PRC di Arezzo–
Pubblicato da Redazione
Le Scuole e la manutenzione delle strade dovrebbero essere trasferite per competenza alla Regione.
Gli amministratori provinciali che con molti altri costituiscono costo improprio e sovrabbondante le troppe strutture amministrative a casa quali l’Unione dei Comuni, la Comunità Montana le Municipalizzate la Manutenzione dei fossi ecc.ecc.ecc.
Parere personale
Bastava votare sì al referendum.
Chi ha votato no e adesso si lamenta mi ricorda molto quel marito che per fare dispetto alla moglie…
Le competenze non potranno essere reintegrate neppure dopo l’esito del referendum.
Il piano scuole sicure è un progetto nazionale le buche sulle strade dove passano i nostri figli ci sono anche nella E45 E78 ecc.
Restano le poltrone occupate inutilmente e qualche nostalgico che anch’esso richiama l’esito del referendum.
Come al solito le male fatte all’italiana tornano al pettine…..
Allontanare i cittadini dalle istituzioni creando poltronifici distanti dai cittadini, quali ATO, Consorzi, Mega ASL e Aziende pubblico/private, dove nessuno arriva con il reclamo, dove non viene eletto nessuno, dove nessuno viene giudicato e mandato a casa in caso di scarsi risultati….. Persino le Regioni a mio avviso, le ex Comunità Montane e le Unioni dei comuni andrebbero abolite…. lasciando le Province a occuparsi di sanità, acqua pubblica, viabilità, fossi, ambiente, trasporti ecc…. così se non fanno il suo lavoro vanno a casa!!!!
Io credo che in tempi di crisi, come succede in tutte le aziende private, bisogna ristrutturare, tagliare i costi e ottimizzare le spese.
Tutti, dai dipendenti ai dirigenti dovrebbero lavorare meglio e allo stesso costo finchè non arrivano tempi migliori
La P.A. non la pensa così. Chi vive li e dentro la P.A. non riesce a capire questo.
Da un punto di vista è quasi ovvio che sia così.
Gli statali hanno una visione diversa del lavoro.
Non dico che lavorano meno e male, dico solo che uno che lavora 36 ore settimanali, che deve fare tutti i gg di ferie all’anno, che lavori bene o male o che l’azienda vada bene o male, lo stipendio arriva lo stesso, non può avere il punto di vista di un dipendente privato al quale le regole sono “diversamente” applicate.
Quindi quando si dice loro che le provincie vanno abolite, pensano: oddio come si fa?
Chi fa quello?
Chi fa quell’altro?
……..
Lo faranno le regioni, lo faranno i comuni, lo faranno chi vi pare!
Hanno anche la fortuna che i dipendenti nemmeno vengono licenziati ma solo riallocati.
Lo possono fare gli stessi che avevano tali competenze all’interno di una altro ente come la regione.
Se avevano le competenze però………..