Firma la “petizione” on-line indirizzata alle più alte cariche dello Stato

nopesticidi_vertQuesta è una “Campagna”, avviata dal Gruppo Amici della Terra Valtiberina in collaborazione con Cittadinanza Attiva Alta Valle del Tevere Umbra e Toscana e Federconsumatori Arezzo e Perugia:
una “petizione” contro l’accordo raggiunto fra Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e Philip Morris.

Accordo cheprevede per il primo triennio che Philip Morris si impegni a stipulare contratti di acquisto annuali di tabacco secco sciolto italiano per la varietà Burley per circa 11.000 tonnellate (quasi il 60% del totale varietale prodotto in Italia);

mentre sono previste 10.000 tonnellate per la varietà Virginia Bright (pari al 30% del totale italiano). non si limita all’impegno di acquisto di tabacco greggio, ma prevede iniziative e programmi concreti, per incentivare le produzioni eccellenti, insieme al miglioramento di tecniche e processi.
Un accordo che non tiene conto dell’impatto che la coltivazione del tabacco ha sull’inquinamento ambientale sulle popolazioni che vivono in vicinanza delle coltivazioni, costrette a passare molte sere d’estate barricate in casa con le finestre chiuse in concomitanza con lo spandimento dei trattamenti e nelle 48 ore successive, in attesa della decadenza dei prodotti che, talvolta tossici, sono comunque irritanti e dannosi alla salute.
Questo senza che avvengano segnalazioni di alcun tipo, nei tempi e per i periodi opportuni.
Questa mancanza di regolamentazione (forse, per non dire sicuramente ‘voluta’ –Ndr.-), danneggia anche la possibilità di sviluppo di attività agrituristiche nelle ampie aree interessate dalle coltivazioni, nonché il turismo a piedi, quello equestre ed in bicicletta.
In Italia esiste un grande patrimonio artistico ed ambientale diffuso,che potrebbe essere valorizzato e fruito se si limitasse la coltivazione selvaggia, se si prevedessero fasce tampone lungo le strade, i corsi d’acqua ed in prossimità degli abitati.
Tenere conto di queste possibilità favorirebbe la diversificazione anche in ambito aziendale.
Diversificando, un’azienda potrebbe reintegrare gli introiti ridotti da una produzione intensiva un po’ più sensibile.
Inoltre tali diversificazioni incontrano la possibilità di usufruire di finanziamenti europei.
Quanto è il danno economico complessivo causato da una visione restrittiva di questi accordi economici?
Dei disciplinari che incentivino anche la tutela del territorio, delle popolazioni e delle potenzialità turistiche di queste aree, porterebbero sicuramente un vantaggio a molte più persone dei soli 50.000 addetti alla produzione italiana del tabacco, con risparmi anche sul settore sanità e vantaggi, comunque, anche per le aziende agricole interessate.
Ed ecco la petizione da firmare on line:
https://secure.avaaz.org/it/petition/Al_Presidente_del_Consiglio_Al_ministro_per_lAgricoltura_

Disciplinari_di_produzione_del_tabacco_con_azioni_a_tutela_dell/?launch
-Gli Amici della Terra Valtiberina-

Pubblicato da Redazione