La “Memoria” del 18 agosto 1944 “non deve” essere un evento per mettersi in mostra

Cattura

Abbiamo aspettato fino all’ultimo prima di far sentire la voce di chi, di quel 18 agosto 1944 “ha” tutti i diritti di farla sentire.
Signor Sindaco, siamo a 17 agosto, il giorno prima del ricordo di quel triste evento, cosa ha fatto Lei?
Nemmeno un comunicato stampa.
Comunicati che per altri eventi “molto frivoli”, almeno noi così li consideriamo, Lei è stato molto sollecito nel farli inviare a più riprese ai media”.
la caserma cerchiata di bianco prima dell'esplosioneForse 15 (quindici) morti assassinati non sono degni di tanta attenzione, così come non sono degni di essere sentiti i familiari di quelle Vittime.
E non ci venga a dire del “mini-manifesto” affisso un paio di giorni fa (vds.foto in alto) Nelle altre due foto a sx.: la caserma cerchiata di bianco e la voragine -ombra nera- dopo l’esplosione)  nel quale ha fatto porre, tra le a sx della foto, in basso, la voragine dopo l'esplosionefirme degli organizzatori: “ I Familiari delle Vittime” che però, ribadiamo noi: “Mai sono stati, colpevolmente, sentite”.
Così come “mai” ha seguito il nostro consiglio, e non può dire che ‘non è vero’, di: continuare quanto iniziato dal sottoscritto a dall’allora sindaco Bianchi Danilo che ebbero corrispondenza epistolare con il Ministero della Difesa e la Presidenza della Repubblica, per ottenere almeno un degno riconoscimento alla memoria per il ‘gonfalone’ del comune.

Noi ci saremo domani 18 agosto, deporremo i nostri fiori: 12 rose rosse e tre bianche, con la speranza di non assistere a sceneggiate teatrali così tanto di moda in Anghiari che poi diventano “irrispettose” nei confronti delle 15 Vittime e dei familiari superstiti.

Ci saremo con tanta tristezza nel cuore poichè  siamo stati testimoni di un assassinio premeditato e voluto, presumibilmente,  da vigliacchi anghiaresi che fecero esplodere l’ordigno lasciato dal nemico.

-Il direttore de il Fendente-