Le risultanze, secondo l’ufficio stampa della Provincia, sul caso Montedoglio

La massima assise provinciale riunita ad Anghiari per parlare del futuro di Montedoglio.
Anghiari – Consiglio Provinciale in trasferta, ad Anghiari per affrontare il tema, a lungo dibattuto negli scorsi mesi, della gestione dell’invaso di Montedoglio.

“Siamo qui per ascoltare le istanze che vengono dal territorio – hanno spiegato il Presidente del Consiglio Alpini e la Vice Presidente della Provincia Mirella Ricci, nell’aprire la seduta – anche se su questo argomento il Consiglio ha già ampiamente dibattuto e anche assunto posizioni ben precise. L’obiettivo è quello di sintetizzare in un documento da approvare in una prossima seduta quanto oggi emergerà questo confronto, nel modo più condiviso possibile”.

Numerosi gli interventi da parte di cittadini e rappresentanti delle forze politiche della vallata, dai quali è emersa la comune richiesta di interventi certi per la messa in sicurezza dell’invaso, per rivendicare al territorio compensazioni per il rischio derivante dalla presenza dell’invaso; e per la rapida individuazione di un candidato autorevole e condiviso per rappresentare nel consiglio dell’EAUT.

Nel suo intervento, il consigliere provinciale Palazzo(UDC) ha rivalutato il ruolo dell’ex Ente Irriguo, criticando la decisione del Governo di abolirlo.

La consigliera Sara Boncompagni (IDV) ha letto le richieste contenute di un documento condiviso da numerose forze politiche, nel quale si chiede la messa in sicurezza dell’invaso, la
realizzazione del secondo ponte sul Tevere, un meccanismo di ritorni per il territorio rispetto agli utili generati dall’invaso e  una nomina condivisa del rappresentante toscano nel consiglio dell’EAUT.

Il consigliere Lucacci ( Gruppo Misto) ha criticato la gestione, che ha definito  la gestione politicamente sbagliata fino ad oggi, chiedendo che si restituiscano al territorio una parte dei benefici che si traggono dall’invaso.

Una condivisione dei contenuti del documento letto da Sara Boncompagni è venuta dal Presidente dell’Unione dei Comuni Minozzi, il quale ha auspicato che si trovi in futuro maggiore condivisione circa le scelte da fare, indicando l’Unione dei Comuni come la sede futura per i processi decisionali interni alla vallata.

Una difesa delle scelte fatte dalla Regione è venuta, invece, dal consigliere provinciale Cantelli (PD), il quale ha sottolineato la giustezza del metodo, a suo tempo scelto, del bando pubblico per la nomina del rappresentante toscano nell’EAUT ed ha auspicato l’individuazione di una candidatura unitaria del territorio.

Il consigliere provinciale Del Bolgia (Dem. per Cambiare) ha auspicato che
questa seduta straordinaria del Consiglio sia utilmente sfruttata. Del Bolgia ha ricordato quanto detto dal Presidente della Regione, ma ha ricordato che la battaglia va fatta anche sullo statuto, per far si che si prevedano garanzie di partecipazione del territorio sulle decisioni e sui bilanci.

Ridare certezze al territorio circa la sicurezza dell’invaso è la priorità indicata dalla consigliera provinciale Tanti (PDL). Sulla questione nomina, la Tanti ha chiesto ai sette sindaci della vallata di fissare i criteri per la scelta e su questa base individuare il candidato unitario.

Non aspettiamoci che  la nomina del rappresentante del territorio sia risolutiva, ha spiegato l’assessore Perferi, ricordando come la gestione della sicurezza idraulica è un fatto complesso e i risultati possono essere conseguiti solo grazie al concorso di tutti i soggetti coinvolti.

L’impegno delle istituzioni per la messa in sicurezza del territorio è stato ricordato dall’ex Presidente della Comunità Montana, nonché consigliere provinciale Marzi, che ha sottolineato come solo grazie al lavoro fatto insieme alla Provincia presto potranno partire interventi importanti in questa direzione.

Il sindaco di Sansepolcro Frullani, ha sottolineato i ritardi della Regione Toscana, rispetto a quella Umbra, circa gli investimenti inerenti l’invaso di Montedoglio. Stiamo lavorando ad un protocollo d’intesa condiviso con la Provincia, per definire un piano di interventi per il territorio. Dopo la rottura con la Regione sulla scelta del rappresentante toscano nell’EAUT si è ripreso il dialogo. Ora dobbiamo lavorare in modo condiviso per concordare sulla candidatura unica, ma anche per altre questioni strategiche come quella dello statuto.

Serve una voce sola nella Valtiberina – ha spiegato il Sindaco di Anghiari La Ferla – per cogliere le aperture fatte dal Presidente Rossi. Abbiamo necessità di interventi immediati, in attesa che la magistratura individui i responsabili del grave evento che ha colpito la diga. Stiamo già lavorando per migliorare lo statuto.

La diga di Montedoglio è una grande opportunità – ha ricordato il Consigliere Regionale Ceccarelli (PD), sottolineando l’intervento che sta per partire, con l’obiettivo di completare la rete irrigua in Valtiberina. Ceccarelli non ha escluso che debba essere fatto un bando per l’individuazione del futuro componente del consiglio di amministrazione dell’EAUT, richiamando tutti alla prudenza e invitando a prendere atto della disponibilità mostrata dal Presidente Rossi. Intanto, si sta operando per accelerare i tempi degli interventi di ripristino necessari sulla diga.

Secondo il Consigliere Ammirati (PDL) la Regione sta da tempo trascurando la Valtiberina  e per questo ha richiamato tutto il sistema locale a fare una dura battaglia per Montedoglio, superando le diversità e escludendo candidature politiche.

Il consigliere Mugnai (PDL) ha sottolineato l’opportunità per il territorio di ricercare la massima unità su questa questione, con effetti positivi per le scelte future. “Non avevo dubbi sul successo di questa iniziativa – ha detto il Presidente della Provincia Vasai, nel concludere il lungo dibattito – perchè la Provincia è da sempre vicina a questo territorio, compresa la notte del drammatico incidente alla diga. Abbiamo da sempre denunciato i ritardi circa gli interventi in questa vallata, chiedendo le necessarie attenzioni. Ho sempre chiesto che le scelte circa il futuro di Montedoglio fossero condivise dalla Regione con la comunità locale. La Provincia, se la si chiama in causa, è
disponibile a fare anche più della sua parte”.
us. –Ufficio stampa prov.Arezzo-