Regionali Toscana 2020 – Le 6 liste di sinistra

Mancano ormai circa una cinquantina di giorni alle elezioni regionali.

Ci sarà una sola scheda con possibilità di effettuare un voto disgiunto (ovvero indicare un candidato governatore e poi volendo anche una lista che non lo appoggia), mentre se si vogliono esprimere due preferenze si dovrà sempre mantenere la parità di genere (una donna e un uomo).
Tre le soglie di sbarramento per accedere alla ripartizione dei seggi: il 10% per le coalizioni di partito, il 3% per le liste all’interno delle coalizioni e il 5% per le liste non coalizzate.

Ci sarà poi in maniera facoltativa la possibilità di creare un mini-listino bloccato a livello regionale formato da soli tre nomi.

Le liste si stanno  organizzando, e salvo alcuni aggiustamenti dell’ultima ora dovrebero essere le seguenti per la sinistra:

-Quella del PD”  innanzi tutto, che per dimensioni, oneri e responsabilità è indiscutibilmente il fulcro della coalizione ma,   nonostante ciò sembra  la lista più complicata da elaborare  Ci sarà Iacopo Melio probabilmente capolista a Firenze.  Ed  a proposito  dei voti di preferenza, indispensabili per garantire la riconferma del centro-sinistra alla guida della Regione, si stanno sciogliendo in queste ore i nodi relativi alle deroghe statutarie del partito  perché in molti ritengono che sarebbe folle lasciare fuori elementi di lunga esperienza come gli assessori uscenti Marco Remaschi e Vincenzo Ceccarelli,  nelle loro zone sono molto popolari.

– Ci sarà la lista di  Italia Viva” che vede interessati ad una collaborazione con i renziani anche +Europa (radicali e laici vicini ad Emma Bonino) e al PSI in fase di rilancio e rinnovamento grazie al nuovo segretario nazionale Enzo Maraio. Una compagine in competizione per divenire la seconda lista più votata della coalizione e pure un banco di prova decisivo per capire se Stefania Saccardi sarà stata all’altezza del non facile debutto affidatole da Matteo Renzi.
– “Sinistra Civica Ecologista“, altra lista che ambisce a fare un buon risultato e che si propone di portare nel prossimo Consiglio regionale e al suo governo le istanze del vasto mondo della sinistra, dei territori rappresentati dalle diverse liste civiche di impronta progressista, dell’ecologismo diffuso. Art.1, 2020 a Sinistra e Comunità Civica Toscana, questi i soggetti fondatori rappresentati da Simone Bartoli, Daniela Lastri (che ha dovuto penare non poco e subire una rottura dentro Sinistra Italiana, dimettendosi da coordinatrice regionale) e Giacomo Trentanovi.

Orgoglio Toscano per Giani” si è  concretizzata grazie all’accordo di alcuni soggetti dell’area laica e moderata, i Liberali, i Repubblicani e Italia dei Valori. Sono previste personalità della c.d. “società civile” ma non saranno negate possibilità a chi vuol continuare nell’impegno politico come nel caso di Paolo Bambagioni proveniente da una recentissima rottura col PD.

Svolta” è la vera e propria novità di questa tornata elettorale e si collega ad altre realtà emergenti della politica nazionale e non solo.

– Ci sarà anche “Europa Verde Toscana” che tornerà così sulle schede elettorali regionali con  lo storico simbolo del movimento ecologista per eccellenza:  il “Sole che ride”che dopo aver subito in passato alti e bassi di varia natura  si riaffaccia alla politica che conta, grazie anche ai successi riportati di recente in vari paesi d’Europa.

Sempre sul fronte della sinistra, ma quella antagonista e critica, segnaliamo che oltre a:

-“Toscana a Sinistra”  con  Tommaso Fattori ci sarà anche  “PCI del grossetano Marco Barzanti candidato Presidente.
-Pubblicato da Redazione-