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regioni | il Fendente

Ristoranti, cinema e palestre / Varate le linee guida delle Regioni

Due metri di distanza all’interno di palestre, cinema, teatri e nei ristoranti, dove sarebbe vietata la consumazione al banco dopo le 14.

Le Regioni propongono le regole per far ripartire il Paese, anche nelle zone rosse. 

E ora le linee guida per la riapertura delle attività, lanciate dai governatori, andranno al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico e infine dell’Esecutivo.

Ma già nelle prossime ore, nel corso della cabina di regia del Governo, si discuteranno i dati settimanali del contagio in vista dell’adozione delle nuove misure a maggio e della scadenza del decreto del 30 aprile.

Come Conferenza delle Regioni “consapevolmente e volutamente non abbiamo messo date” nelle linee guida per le riaperture, “non cerchiamo lo scontro”.

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Ainis svela la norma sulle regioni speciali: cinque superstati

2000px-Autonomous_Regions_of_Italy.svgC’è una  norma, nascosta fra le disposizioni transitorie della riforma Boschi, che è più potente d’un cannone.

Perché inventa la suprema fonte del diritto, superiore alla Costituzione stessa.

Perchè le norme transitorie transitano, mentre questa si proietta sull’eternità.

E perché infine, grazie ai suoi incantesimi, la riforma dello Stato genera cinque superStati: le Regioni speciali. (altro…)

Alla Toscana la “Coppa delle Regioni Endurance 2015”

La Toscana si è aggiudicata la Coppa delle Regioni di Endurance 2015.
coppa regioni 1L’ importante competizione a livello nazionale che si è svolta sabato ad Anghiari con partenza ed arrivo al Castello di Sorci era organizzata all’Associazione Dilettantistica Equestre Valtiberina con il patrocinio del CONI, della Federazione Italiana Sport Equestri, della Regione Toscana, della Provincia di Arezzo e del Comune di Anghiari, ha regalato il solito grande spettacolo ed ha fatto registrare un enorme successo nonostante la pioggia incessante caduta durante tutta la giornata. (altro…)

Nuovi carrozzoni? Salento, Langhe, Romagna e… Ecco le 36 nuove Regioni

regioniSalento, Langhe, Alto Tirreno, Capitanata, Terre di Bari, Romagna. Sono solo alcune delle nuove Regioni che possono nascere da un riordino previsto dalla proposta taglia-sprechi avanzata dalla Società geografica al ministro Graziano Delrio. Niente Province e 36 distretti federali. (altro…)

Regioni? Spendono 89 miliardi in più

In dieci anni questa è l’aumento che hanno registrato

Alla faccia della crisi. Questa la prima reazione davanti alle cifre astronomiche che  la nota spese delle Regioni italiane registra da 10 anni a questa parte. Nell’ultimo decennio, infatti, sono 89 miliardi gli euro spesi in più: oltre la metà sono stati “assorbiti” dalla sanità, per 49,1 miliardi di euro.
A fronte di un aumento dell’inflazione che nel periodo preso in esame ha toccato il 23,9%, la crescita della spesa è stata del 74,6%. Nel 2010 (ultimo dato disponibile riferito ai bilanci di previsione) le uscite complessive delle Regioni hanno superato i 208,4 miliardi di euro.

Questi risultati emergono da un’analisi dei bilanci regionali condotta dall’Ufficio studi della CGIA di Mestre, in un momento in cui molte Amministrazioni sono finite nell’occhio del ciclone per aver compiuto delle spese “non giustificate”. Ma vediamo in dettaglio quali sono le voci di bilancio che pesano di più.

“Con l’approvazione della riforma del Titolo V° della Costituzione avvenuta nel 2001 – segnala il segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi – l’Italia ha assunto un assetto istituzionale decentrato. (…) Ora, lo Stato è titolare di alcune materie espressamente citate nella Costituzione – come la giustizia, la difesa, la politica estera – mentre alle Regioni sono stati attribuiti i poteri su tutte le altre funzioni non esplicitamente riservate allo Stato. Pur riconoscendo che perdurano sprechi, sperperi e inefficienze che vanno assolutamente eliminati, nell’ultimo decennio l’aumento della spesa delle Regioni è imputabile al nuovo ruolo istituzionale conferitogli e dalle nuove competenze assunte. In primis, la gestione e l’organizzazione della sanità, ma anche dell’industria e del trasporto pubblico locale.”

C’è, secondo Bortolussi, una terza ragione che ha fatto impennare la spesa: i maggiori costi socio-sanitari che le Regioni hanno dovuto farsi carico a seguito dell’invecchiamento della popolazione e per finanziare le misure a sostegno della popolazione straniera giunta nel nostro Paese.
E nel decennio scorso la voce di spesa cresciuta di più è stata quella riferita all’assistenza sociale (+154,4%).
A livello di singola Regione, la spesa pro capite più elevata si registra in Valle d’Aosta, con un importo pro capite pari a 13.139 euro. Seguono la Provincia autonoma di Bolzano, con 9.544 euro, e quella di Trento, con 8.860 euro. Le più parsimoniose, invece, sono le Marche, con 2.583 euro di spesa pro capite, la Puglia, con 2.342 euro e la Lombardia, con 2.202 euro.

-Redazione-