La Philips Morris punta e investe sul tabacco made in Umbria: aziende e lavoratori ringraziano

Sul blog del “Comitato a difesa della Terra Valtiberina appare dal giorno 8 gennaio  il seguente comunicato:

“”Bacchettiamo  “Bacchetta”

 Il Comitato a difesa della terra Valtiberina, come altre associazioni, ha partecipato fino ad oggi a tutti gli incontri in commissione servizi del comune di Città di Castello per la stesura del regolamento comunale relativo all’uso di fitofarmaci in agricoltura.

Sappiamo con certezza che una bozza di regolamento è stata fatta e consegnata ai consiglieri comunali ma a noi non è giunta copia.

Il Comitato durante tutti gli incontri in commissione servizi, ha espresso il desiderio di coinvolgere gli assessori regionali all’agricoltura e Sanità in questa discussione chiedendo alla maggioranza del comune Tifernate di invitarli ad un incontro.

Pare che questo avverrà presto ma pare anche che noi non saremo invitati a prenderne parte.

Il dialogo fra noi e l’Amministrazione Comunale di Città di Castello pare essersi interrotto.

Il nostro desiderio di condividere le nostre idee e di partecipare alle scelte le cui conseguenze ricadranno sulla testa di tutti noi ignorati.

La politica si stacca dalla gente. Forse sarà una svista, per adesso bacchettiamo Bacchetta !!””

Ndr. – A questo punto non possiamo che riproporre il seguente articolo apparso il 27 novembre 2017 su ‘Perugia-Today-Economia’ evidentemente sfuggito al Comitato a difesa della terra Valtiberina e che potrebbe spiegare il perchè del ritardo del regolamento comunale cui viene fatto cenno sul comunicato:

L’articolo:

“”Il settore del tabacco umbro nelle mani della Philips Morris Italia fino al 2021.

Una buona notizia arriva per i lavoratori e gli agricoltori di casa nostra sparsi soprattutto nel territorio dell’Altotevere e del Perugino: siglato l’accordo tra Philip Morris Italia e Coldiretti per l’acquisto dei migliori tabacchi in foglia coltivati per l’anno commerciale 2018/2019 ma il patto prevede inoltre un investimento di circa 80 milioni di euro con un obiettivo di collaborazione fino all’anno commerciale 2020/2021 con l’intento di migliorare la qualità, l’efficienza produttiva e la competitività del tabacco italiano e assicurando la stabilità del settore dove operano in Italia circa tremila aziende agricole che offrono 50mila posti di lavoro.

“Con il rapporto diretto tra le imprese agricole e l’industria si tagliano intermediazioni ed inefficienze in una collaborazione di filiera per assicurare trasparenza e garantire un giusto reddito agli agricoltori” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “l’Italia è il primo produttore europeo di tabacco che è presente soprattutto in Campania, Veneto, Umbria, Toscana e Lazio.”

-Redazione-