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Sansepolcro, lettera aperta ai cittadini della prof.ssa Cascianini e della prof.ssa Frullani
Cari cittadini,
non è purtroppo scontato sottolineare quanto la difficile situazione economica e sociale influenzi la vita di tutti i giorni, i rapporti e le relazioni sociali, dagli ambiti privati a quelli pubblici. In questo difficile scenario è facile cadere nel vortice dell’insofferenza, del biasimo e spesso dell’esasperazione, anche nell’affrontare situazioni che in altri momenti sarebbero affrontate con un dialogo sereno e costruttivo. Tutto questo non fa certo bene alla nostra collettività ed è per questo che è nostra volontà ribadire che l’Amministrazione Comunale e la Dirigente dell’Istituto Comprensivo sono sempre state – e così sarà – a disposizione per costruire insieme alle famiglie un patto educativo per un progetto condiviso che metta in campo azioni volte a tutelare il benessere lavorativo degli studenti, degli insegnanti e dei genitori ed il rispetto dei reciproci compiti.
Ricordiamoci tutti, infatti, che la scuola nel campo dell’educazione, l’ente comunale in quello del sostegno al diritto allo studio e soprattutto la famiglia quale primo e più importante agente educativo , hanno il dovere di andare nella stessa direzione ed evitare quel battage mediatico che si scatena ogni qualvolta si debbano gestire questioni che riguardano la popolazione scolastica della nostra città, per essere così un esempio di convivenza civile e democratica agli occhi dei nostri figli.
Si coglie l’occasione per sottolineare l’inutilità di quelle plateali forme di protesta che nulla hanno giovato al nostro territorio.
Scuola e Comune insieme dissuadono dal ricorrere a tali modalità e invitano ad una maggior conoscenza dei regolamenti vigenti, dei ruoli e delle competenze, certi che per ogni loro necessità troveranno nelle apposite figure dei degni interlocutori.
Confidiamo che questo comunicato dei vertici istituzionali possa restituire serenità a quanti si adoperano per l’obiettivo comune di garantire la crescita di cittadini migliori.
Professoressa Laura Cascianini – Professoressa Daniela Frullani
-Pubblicata da Redazione-
Io sono un agente educativo ovverosia un genitore.
A casa mia per comprendere se sto svolgendo bene la mia responsabilità di genitore con la semplice virtù della pazienza permetto qualsiasi forma di espressione e di contestazione purchè espressa con l’animo costruttivo del reciproco rispetto.
Il rispetto, appunto, non si impone ma si conquista giorno per giorno con la modalità del sacrificio e dell’amore per i propri cari.
Ai miei figli ho insegnato che forse non merito il loro amore ma che ne ho bisogno.
Io non ho la laurea e quindi non sono in condizione di giudicare il comunicato di un Dirigente Scolastico e di un Sindaco.
Per la verità in questo frammischio di paroloni non ci ho capito niente e neppure ho compreso quale sia la finalità di questo comunicato.
Dal mio umile punto di vista è inopportuno e mal fatto.
Il rispetto si conquista con i fatti e non è certo dipendente dall’abilità dialettica di due persone laureate.
Parere personale
Trovo offensivo e preoccupante tale comunicato.
Offensivo, perché si viene meno ad impegni presi dal sindaco nei confronti di genitori andati da lei ad esternare un grosso disagio e preoccupante, perché si usano toni di censura tipo periodo fascista.
Non credo che aver chiesto l’intervento delle forze dell’ordine per segnalare l’incustodia di numerosi bambini (lasciati soli all’interno delle pertinenze scolastiche) o l’essere andati dal primo cittadino ad esporre i fatti si possano definire “plateali forme di protesta…”, come non capisco con quale potere si voglia dissuadere chicchessia da fare ciò.
Siamo o non siamo in un paese civile con libertà di pensiero e parola o no?!?!
Inoltre credo che prima di invitare altri a mettersi a conoscenza di regole, leggi e ruoli bisognerebbe pensare alle proprie conoscenze di materia giuridica.
Chiudo dicendo che il comunicato porterà anche una doppia firma, ma il pugno che l’ha scritto sembrerebbe proprio di una soltanto.
Parere di molti cittadini.
Trovo alquanto singolare che due laureate che rappresentano le istituzioni non tengano conto del famoso art.19 della Costituzione che ribadisce il diritto alla libertà di opinione INCLUSO IL DIRITTO DI NON ESSERE MOLESTATO PER LA PROPRIA OPINIONE.
Tali personaggi incluso quello di una supposta denuncia usano i nostri Euri (non pagano le spese degli avvocati anche in caso di soccombenza) per molestare chi non la pensa come loro.
E queste sono le persone che devono dare l’esempio civico della convivenza!!
Parere personale
(…) la responsabilità dell’istituto scolastico e dell’insegnante non ha natura extracontrattuale bensì contrattuale, atteso che – quanto all’istituto scolastico – l’accoglimento della domanda di iscrizione, con la conseguente ammissione dell’allievo alla scuola, determina l’instaurazione di un vincolo negoziale, dal quale sorge l’obbligazione di vigilare sulla sicurezza e l’incolumità dell’allievo nel tempo in cui questi fruisce della prestazione scolastica in tutte le sue espressioni, anche al fine di evitare che l’allievo procuri danno a se stesso; e che – quanto al precettore dipendente dell’istituto scolastico tra insegnante e allievo si instaura, per contatto sociale, un rapporto giuridico nell’ambito del quale l’insegnante assume, nel quadro del complessivo obbligo di istruire ed educare, anche uno specifico obbligo di protezione e vigilanza (…)
RICORDANO UN ALTRO CHE NEL VENTENNIO SI COMPORTAVANO ALLO STESSO MODO-