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paga | il Fendente

Anghiari, “già, chi paga?”

Scrive un cittadino-lettore:
11540834_1649522931935942_501142632192297341_n“”Toscana d’Appennino: ieri sera (sabato 4 luglio –ndr.-) inaugurazione del “Punto Visita” in loc. La Fabbrica. (altro…)

I grillini e lo stipendio: è arrivata l’ora della verità / Ecco la prima ‘busta paga’

giuseppe-dambrosio-770x546E’ in pagamento la prima busta paga per i parlamentari. Ma i grillini non hanno chiarito a quanto e a cosa rinunceranno e se pubblicheranno online la rendicontazione delle spese sostenute. Grillo, che nel 2005, l’annodei redditi online, guadagnava oltre 4milioni di euro, chiede ai suoi di dimezzare lo stipendio

Milano  – Finora hanno alzato il velo sui finanziamenti al movimento, ma su stipendi dei parlamentari e introiti del sito ancora no. E siccome il 27 del mese è in arrivo, i Cinquestelle dovrebbero far sapere come intendono comportarsi di fronte alla loro prima busta paga da appartenenti alla casta, che giungerà colma dei relativi rimborsi spesa. La trasparenza del movimento è risultata essere a intermittenza, forse più a causa del loro guru che della loro stessa volontà.

Del resto per Beppe Grillo è facile pontificare dall’alto delle sue entrate su quanto debbano percepire i deputati del suo partito. Nel 2005, l’anno della pubblicazione online delle dichiarazioni dei redditi degli italiani, il comico genovese aveva un 730 di 4,2 milioni di euro. Ed è difficile pensare che ad oggi sia sceso di molto. Allora Grillo aveva detto peste e corna di Vincenzo Visco, il vice ministro colpevole di aver voluto la rendicontazione via Web dei redditi nazionali, e si era scagliato proprio contro la divulgazione in rete. Gli era sembrato un favore alla criminalità organizzata e non al Fisco. Un anatema che era suonato quanto meno fuoriluogo per chi della “Rete” già ai tempi aveva fatto la sua ragion d’essere.

Grillo ha sempre pontificato a favore di una busta paga dei parlamentari in linea con quella dei cittadini. E secondo l’Istat, il reddito medio degli italiani per il 2012 è stato di 18mila euro l’anno (circa 13.700 euro netti), poco più di quanto prende un deputato italiano in un solo mese (13.500 euro netti tra indennità e rimborsi), e poco meno, invece, di quanto, secondo i dettami della Bibbia del movimento, ovvero “Il Codice di comportamento degli eletti del Cinque stelle in Parlamento”, prenderà un deputato grillino. Sì perché a conti fatti, la busta paga mensile dell’onorevole a Cinque Stelle sarà di circa 11.000 euro.

I conti sono semplici: il comico ha chiesto ai suoi di rinunciare alla metà dell’indennità parlamentare che invece di essere di 10.435 euro (circa 5mila euro netti) dovrà essere di 5.217 euro (circa 2.500 euro netti), mentre sui rimborsi spesa vale il via libera contenuto nel Codice. Il resto dei compensi quindi resterà intatto, con buona pace della promessa elettorale di accontentarsi della sola indennità. Ovvero i grillini, come tutti i deputati del Pdl, del Pdmenoelle e degli altri gruppi, riceveranno 3.503 euro di diaria, 3.690 euro per le spese di esercizio di mandato, 1.331 euro al mese per le spese di viaggio (per chi vive a più di 100 km da Roma) e 258 euro per il telefono. In totale, tolte le ritenute, circa 11.200 euro netti.

Per di più non è detto che i grillini pubblicheranno la rendicontazione delle spese per cui vale il rimborso forfettario, in quanto i deputati nell’incontro “senza streaming” tenutosi nella campagna romana sembra abbiano strappato al capo la possibilità di non dover pubblicare online le pezze giustificative delle spese sostenute per esercitare il proprio mandato. Con buona pace della trasparenza.

– Walter Galbiati- 

Ecco una busta paga pubblicata dal ‘cittadino’ D’Ambrosio Giuseppe (foto)  su Fb:

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-Redazione-